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Divini Sorsi e Feri Pasti

Se il ricco menu eno-gastronomico della provincia di Ascoli dovesse essere riassunto in 2 parole, una per un cibo, una per una bevanda, le 2 che più caratteristicamente ascolane non potrebbero essere... Beh, è facile: olive e anisetta!

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Non solo vino nella provincia di Ascoli Piceno, ma anche la famosa Anisetta, specie nel capoluogo: ad Ascoli infatti nasce il primo tra questi blasonati liquori all'anice, tipica conclusione di un lauto pasto. L'Anisetta Rosati nasce nel laboratorio della Premiata Farmacia Centrale di Ascoli nella seconda metà dell'800 ed oggi rimane la più famosa insieme all'Anisetta Meletti, frutto degli studi di Silvio Meletti.

Ça va sans dire, il modo migliore per gustare l'anisetta è al centralissimo Caffè Meletti, in Piazza del Popolo.

Passando ai vini, nella provincia di Ascoli è presente una delle cinque denominazioni DOCG regionali, la Offida DOCG, dedicata ai vini prodotti con i vitigni Pecorina, Passerina e Montepulciano. Le sottozone Passerina, Pecorina e Rosso danno origine tre rispettive tipologie di vino.

La Terre di Offida DOC è la denominazione di ricaduta per la Offida DOCG ed origina un bianco prodotto da vitigno Passerina, prodotto anche nelle varianti passito, vin santo e spumante.

Il Falerio DOC è prodotto con i vitigni Trebbiano toscano, Pecorino e Passerina: un bianco che comprende anche una tipologia di Pecorino in purezza. 

La DOC Rosso Piceno è la denominazione più vasta delle Marche, includendo anche le province di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno. È un vino prodotto con i vitigni Montepulciano e Sangiovese.

Offida DOCG:
bianco a base di Pecorino, Passerina, Montepulciano.

 
Offida DOCG:

sottozona Pecorino (bianco).

Terre di Offida DOC:
bianco, a base di vitigno Passerina, anche nelle varianti passito, vin santo e spumante.


Falerio DOC
bianco, prodotto con vitigni Trebbiano toscano, Pecorino e Passerina.


 

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Ave Ninchi

Le Olive all'Ascolana sono il passaggio obbligato quando si viene nelle Marche e a maggior motivo quando si è in provincia di Ascoli: piatto tipico per eccellenza della città e della provincia, da provare anche nella versione tartufata.

 

Con loro spesso si accompagnano i cremini fritti (bocconcini di crema pasticcera impanata e fritta). Questo frequente binomio va a costituire il fritto misto all'ascolana: olive, cremini, verdure (carciofi, carote, zucchine...) e costolette d'agnello.

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Troviamo anche una versione molto particolare dei Vincesgrassi, il Timballo all'Ascolana: è una lasagna condita con rag di manzo, con varianti per ogni ristorante che la propone, chi con o senza besciamella, chi con aggiunta di carne di maiale o di fegatini di pollo. Da provare, in qualunque versione la troviate. Specie se siete amanti dei vincescgrassi!

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Merita la menzione il ricco menu ascolano di preparazioni che in teoria sarebbero bombe caloriche: nell'ascolano, però, i lunghi processi di preparazione riescono a renderli leggeri come il  più delicato dei manicaretti: parliamo quindi della trippa, spesso servita al sugo, e alla  coratella di agnelloQuesta è un'altra delle pietanze d'obbligo qui nell'ascolano: la coratella (cuore, polmone, fegato e milza) è figlia della tradizione contadina e della cucina povera popolare: viene cotta in padella con lardo, trito di aglio, cipolla, prezzemolo e peperoncino e – secondo alcune varianti, con uova. Da non perdere!

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